Ci fu un tempo nel quale era cosa ammirevole essere poeti amatori o scienziati dilettanti, in quanto ciò stava a significare che la qualità della vita poteva essere migliorata dall’intraprendere tali attività.
Progressivamente, invece, la considerazione del comportamento esterno ha prevalso sulla valorizzazione degli stati soggettivi; ciò che si ammira è il successo, il risultato, la qualità della performance piuttosto che quella dell’esperienza.
(M. Csikszentmihalyi, Flow, the psycology of the optimal experience)